• Fattori chimici: composti organici volatili (VOCs), fumo di tabacco, odori, polveri.
• Fattori fisici: temperatura interna eccessiva o troppo bassa, flusso d’aria eccessivo, aria troppo umida o secca, illuminazione insufficiente.
• Fattori biologici: batteri, colonie di funghi.
• Fattori mentali: eccessivo carico psicologico, stress, atmosfera ostile nell’ambiente di lavoro, inadeguata gestione del personale.

Alcuni ricercatori finlandesi hanno dimostrato un significativo incremento di incidenza dei sintomi da SBS, qualora la temperatura interna salga sui 20¸24°C; questo risultato è stato confermato anche da altre ricerche internazionali “la situazione di Hong Kong è esattamente quella appena descritta, con una temperatura esterna oltre i 20°C, per la maggior parte dell’anno; infatti l’incidenza dei sintomi è elevatissima in scuole o uffici con inadeguati sistemi di ventilazione” sottolinea il Prof. Frank Lee.
E’ stato inconfutabilmente dimostrato che il rischio di disturbi cala nel caso in cui le persone possano agire sul sistema di regolazione del clima, ad esempio anche semplicemente orientando un ventilatore o variando la temperatura impostata al termostato. Questi ricercatori sostengono inoltre che le tecniche di filtrazione possono essere ampiamente migliorate, nell’ottica di ridurre i disturbi ed aumentare la produttività.