Gli asbesti "buoni" e quelli "cattivi"

L’ingresso di particelle nelle vie respiratorie dipende dalle loro dimensioni: le più grandi vengono bloccate nel tratto superiore dell’apparato, alcune vengono inghiottite e altre immesse nuovamente in aria con l’espirazione. Queste particelle principalmente comportano irritazioni agli occhi e starnuti. Quelle di dimensioni minori, invece, penetrano profondamente negli organi costituenti l’apparato respiratorio e alcune di queste hanno pesanti implicazioni sanitarie. Le più note sono senza dubbio l’amianto, le fibre e le lane di vetro, ampiamente utilizzate come isolanti termici. Sono millenni che l’uomo utilizza l’amianto; perfino i Maya, ad esempio, lo utilizzavano per ridurre le dispersioni termiche delle fornaci. E’ economico ed è uno dei più efficienti isolanti, quindi, nei secoli passati, ha sempre trovato grande impiego nell’attività edilizia. “Sono decine di anni che conosciamo la pericolosità dell’amianto ma non ci abbiamo pensato seriamente fino ad una ventina di anni fa”, così descrive la situazione Jukka Rämö, manager esecutivo della Oy Hesasbest Ltd. “L’amianto ha diverse qualità positive ma, sfortunatamente, gli aspetti nocivi sono talmente preponderanti che ne è ora proibito l’utilizzo, in Finlandia.” Ne elenca le proprietà “è resistente alle tossine ed ai batteri, non è infiammabile, è un’eccellente isolante termico, è flessibile ed assorbe bene i rumori. A causa di queste proprietà è stato utilizzato come materiale di compartimentazione antincendio, come isolante acustico e termico nelle tubazioni nelle caldaie e nei serbatoi di accumulo, come stratifica nella costruzione di tetti, pareti e facciate e come materiale per la realizzazione di ingessature ortopediche.”