Casi tipici

Procedura per la bonifica di un impianto

Il metodo di pulizia viene discusso caso per caso e comunque dopo avere effettuato un’ ISPEZIONE TECNICA

in breve possiamo riassumere nel seguente modo:

Pulizia dell’UTA e dei relativi locali (plenum etc)

Tutti componenti, dalla presa d’aria esterna ai filtri, le batterie di riscaldamento e di raffreddamento, la sezione di umidificazione, gli ugelli la linea di drenaggio la vasca della condensa, i ventilatori e relativi compartimenti, le serrande, le guarnizioni degli sportelli.

Esiste comunque una procedura specifica per la bonifica dell’UTA, i prodotti chimici necessari ed eventuali altri prodotti per bloccare la ruggine e trattare la superficie interna dell’UTA.

se le canalizzazioni dopo l’UTA passano per un sottotetto, prima di effettuare delle aperture nelle condotte, verificare lo stato igienico delle superfici calpestabili, attenzione che non siano presenti escrementi di roditori o comunque eccessiva polverosità che con il calpestio potrebbe entrare nella condotta.

Fare attenzione anche ai rifiuti di coibentazioni come lana di roccia o fibre minerali che, a volte, vengono abbandonate nel sottotetto dopo la posa dell’impianto e non correttamente smaltite.

INTERNO DI UTA

Dopo avere Bonificato L’UTA si iniziano a pulire le condotte seguendo la direzione che fa l’aria quindi dall’UTA verso valle, in questo modo se per qualsiasi motivo dovessimo sgombrare i locali e lasciare accedere di nuovo gli occupanti,

possiamo riaccendere l’UTA, in questo modo non risporchiamo ciò che è stato pulito e procedere poi in un secondo tempo prendendo nuovi accordi con il Cliente.

E’ possibile che per bonificare correttamente un’impianto si debbano tagliare le condotte con appositi accessori, unghiatrici etc ed effettuare delle aperture d’accesso dalle quali si accede all’interno delle condotte.

Le aperture poi si richiudono con le apposite portine che servono poi in futuro per ispezionare/bonificare l’impianto secondo le frequenze indicate dalle normative, solitamente le frequenze d’ispezione vengono indicate in base alla classificazione d’uso dell’edificio.

Ovviamente, e per lo stesso motivo di cui sopra, per le condotte di estrazione dell’aria si procede al contario della mandata

Esempio di applicazione di una portina d’accesso

Dalle aperture effettuate si inizia la fase di bonifica

Airclean con i propri tecnici effettua corsi di formazione e affianca i propri clienti durante tutte le fasi di BONIFICA


Spazzola in azione

Contemporaneamente alla spazzolatura dalla parte opposta si estrae l’aria e le polveri distaccate con la spazzolatura

il depuratore estrattore deve catturare e trattenere nei filtri le polveri, è necessario controllare l’efficacia di cattura, nel tratto del condotto in cui si opera, la velocità dell’aria deve essere di almeno 70/80 km orari altrimenti si rischia che le micropolveri si ridepositino all’interno del condotto

Solo dopo avere rimosso tutto lo sporco dall’interno delle condotte si può applicare una sostanza disinfettante per l’uso specifico.

Bisogna comunque valutare dopo avere effettuato l’ispezione tecnica e prima della bonifica se è necessario o meno applicare una sostanza biocida e di che tipo.

NADCA specifica chiaramente che i biocidi vanno applicati solo dopo avere bonificato l’impianto e rimosso lo sporco dalle canalizzazioni.

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